giovedì 11 marzo 2010

Bilancio in rosso. De Giusti: "Per sport e cultura niente fondi. E dal Comune silenzio assordante"

Poche risorse e molti tagli. E' questa la situazione in cui versano i bilanci di molti municipi. E il XVII non fa eccezone. Una tendenza che si prolunga già dallo scorso anno e che oggi, con l’esercizio provvisorio di bilancio 2010, si aggrava ulteriormente.
Le cifre parlano da sé. Secondo quanto scrive il mini sindaco Antonella De Giusti "per ciò che riguarda la cultura, il Municipio XVII ha zero euro da spendere. Idem per lo sport, le attività ricreative, il verde pubblico. Se non fosse per la nostra trovata brillante di procurarci delle entrate dalle attività dei vari mercatini locali, oggi non potremmo nemmeno autofinanziare specifici microprogetti, compresa la piantumazione di alberi lungo le nostre strade (quando il Comune si limita solo a tagliarli, lasciando il tronchetto piantato al suolo)".
In più, laddove qualche soldo è ancora nelle casse municipali, dovrà essere utilizzato in dodicesimi, riducendosi di fatto ulteriormente.
Ma vediamo alcuni esempi. "Per ciò che riguarda gli interventi dedicati alla mobilità, e dunque alla manutenzione ordinaria di strade che necessitano di interventi continui - prosegue la De Giusti - i fondi disponibili sono già stati tutti impegnati. Se pensiamo che questo Municipio ospita ogni giorno sino a mezzo milione di persone (tra residenti e non), con ciò che ne consegue in termini di traffico (privato e pubblico) e usura del manto stradale, si può immaginare quale sia il danno subito e quali le difficoltà per il Municipio".
E la chiusura dei rubinetti che erogano denaro e quindi fanno respirare un po' i municipi, è solo uno dei problemi che riguardano il rapporto tra il Diciassettesimo e il Comune di Roma. "Penso al Mercato Trionfale, di cui tra poco si compirà un anno dalla sua inaugurazione - suggerisce la De Giusti - Ad oggi non sono ancora stati avviati i lavori affinché la struttura (progettata e avviata dalla precedente Giunta Veltroni) possa ospitare l’Asilo Nido e la biblioteca “Giordano Bruno”, che oggi si trova in locali davvero inadeguati e che funziona solo grazie all’impegno meritorio dei bibliotecari. Alla origine di questi mancati lavori, c’è una convenzione non rispettata dalla metà degli operatori, c’è il concessionario che in virtù di ciò, non esegue i lavori di adeguamento, c’è il Comune che non delibera la nuova destinazione d’uso. Le promesse del Sindaco sembrano già dimenticate. Eppure abbiamo 220 bambini in lista d’attesa, non è stato realizzato l’asilo nido di via Andrea Doria, né finanziato quello di via Gomenizza".
E ancora, "non si sa quale sarà la destinazione della stazione dei Carabinieri di San Pietro, né del commissariato di polizia di Prati. Non ci sono aggiornamenti sul project financing che doveva interessare via Cipro. Parimenti, si è alzato un assordante silenzio anche attorno al deposito ATAC di piazza Bainsizza".
(v.g.)

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