giovedì 4 dicembre 2008

Sabato 6 dicembre nuovo numero de Il Nasone

Il numero 17 / dicembre 2008 de Il Nasone di Prati comincerà a essere distribuito in bar, tabaccherie, edicole, librerie e mercati del quartiere, nonché nei punti fissi di distribuzione (vedi elenco in fondo al blog), a partire da sabato 6 dicembre.

martedì 2 dicembre 2008

Mercatino di Natale di Emergency

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Emergency (www.emergency.it)

Si inaugura domenica 7 dicembre alle ore 17.00 la sesta edizione romana de "Il Mercatino di Natale 2008 di Emergency".
All'inaugurazione sarà presente Vauro che ha illustrato il Calendario Emergency 2009.
Il mercatino si svolgerà dall'8 al 21 dicembre presso il Palazzo dell’informazione AdnKronos a piazza Mastai 9 (Trastevere), aperto tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 20.00. Al mercatino sarà possibile trovare, oltre ai gadgets Emergency, tessuti e oggettistica etnica proveniente dai paesi in cui l’associazione lavora, alimenti biologici, vini e le decorazioni hand-made realizzate da un gruppo di volontari di Roma.
Domenica 14 e domenica 21 amici del mondo dello spettacolo, dell'informazione e della cultura racconteranno, a volte con ironia, le realtà incontrate dall'associazione in questi anni.
Una intera giornata di favole, giochi e laboratori sarà invece riservata ai più piccoli.

Domenica 14 dicembre ore 17.00
Recinzioni, con Johnny Palomba

Sabato 20 dicembre dalle ore 11.00 alle 18.00
Spazio dedicato a bambini e ragazzi

Domenica 21 dicembre ore 17.00
Presentazione del libro In Darfur, partecipano l’autore Lorenzo Angeloni e Niccolò Fabi

I Fondi Raccolti attraverso le iniziative Natale 2008 contribuiranno a sostenere il Programma regionale di Pediatria e Cardiochirurgia avviato da Emergency in Africa.

venerdì 21 novembre 2008

Momenti ludici


Il grigio deposito Atac non sembra influenzare l’esuberante creatività del palazzo celeste di via Angelo Emo. La ludoteca, inaugurata nel 2001, oggi accoglie una trentina di bambini al giorno, circa 200 in totale, gestiti e guidati dalle operatrici della cooperativa “Apriti Sesamo”. Il servizio è completamente gratuito e consente ai bambini di stare insieme, divertirsi e sviluppare un senso civico: guardando le attività settimanali infatti, viene da sperare che siano loro la generazione di un domani ecologista e contrario agli sprechi (i giochi, i laboratori e le attività sono realizzati quasi interamente con materiale di recupero), per un incontro di culture in cui, come dice il regolamento da loro stilato, “quando uno parla gli altri ascoltano in silenzio”.
Nella ludoteca ci sono bambini che giocano in ogni stanza e in ogni angolo, interessati e vivacemente distratti allo stesso momento. «Alcuni di loro tornati a casa chiedono ai genitori di riproporgli i giochi che facciamo qui», dice Francesca, una delle operatrici dell’associazione che gestisce la ludoteca intitolata a Teresa Gullace. «Molti bambini sono figli dei negozianti qui intorno, ma possiamo dire con orgoglio che qualcuno viene anche da più lontano perché è affezionato a questo posto», aggiunge spiegando come sia diventato anche un luogo di socializzazione per i genitori dei bambini che, oltre a poter partecipare alle attività, spesso si trovano ad aiutarsi l’un l’altro: «e questo bel clima ha contribuito a fare di questo luogo l’opposto di un parcheggio per figli».
Questa “felice isoletta celeste” che si scorge da via Angelo Emo dispone anche del servizio Ludobus, finanziato dal XVII Municipio, che supera i confini del quartiere. Questo pulmino draghiforme, attrezzato dagli operatori con ogni tipo di gioco e meraviglia, si propone di raggiungere realtà normalmente non toccate da queste iniziative, coinvolgendole nel gioco spensierato e libero. Il prossimo appuntamento del Ludobus è fissato per il 23 novembre a piazza Strozzi, in occasione della giornata per i diritti dell’infanzia.
La ludoteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 20. L’età dei bambini è compresa tra i quattro e gli undici anni.
È possibile contattare la ludoteca al numero 06.83508757
(Susanna Fontana)

Ludobus in piazza!
Domenica 23 novembre
"Giornata dei diritti dell'infanzia"
Piazza Strozzi - dalle ore 11 alle 18

giovedì 20 novembre 2008

Festa dell'Albero a Capoprati

Domenica 23 novembre dalle ore 10 alle 13, presso il circolo Legambiente Capoprati si terrà la Festa dell'Albero, la campagna annuale di Legambiente per piantare nuovi alberi in tutta Italia. L'iniziativa verrà portata avanti insieme a Legambiente Lazio e Nazionale, anche per rilanciare l'azione di difesa del parco.
Saranno messi a dimora alcuni alberi da frutta per iniziare a realizzare un frutteto. Sarà l'occasione, in particolare per bambini e ragazzi, di entrare in contatto con una reale operazione di giardinaggio.
Per organizzare al meglio la messa a dimora del frutteto, Legambiente chiede conferma sulla partecipazione, soprattutto di bambini e ragazzi, inviando una e-mail all'indirizzo:

Piovono libri alla Giordano Bruno

Per la manifestazione Ottobre piovono libri, ultima tappa degli "incontri con gli autori romani" alla Biblioteca comunale "Giordano Bruno" (via Giordano Bruno 47). Dopo Erri De Luca, Ermanno Rea e Cinzia Tani, venerdì 21 novembre alle ore 18 sarà la volta di Roberto Cotroneo.

martedì 18 novembre 2008

Cantieri ancora aperti


Nel progetto della linea C della metro esiste un “tracciato fondamentale” il cui capolinea è stato localizzato nel nostro quartiere con la fermata Clodio/Mazzini e che dovrebbe essere pronto nel 2015. Ogni capolinea prevede un “cantiere d’appoggio” per ospitare le strutture necessarie alla realizzazione dei lavori, sistemato a 500 metri dall’ultima fermata. Nel nostro quartiere non vi sono molte aree libere per ospitare questo tipo di strutture e così, dopo un’attenta “lettura” del territorio il consiglio comunale nel giugno 2002 decise di destinare i giardini di via Plava, uno dei nostri rari spazi di verde, alla realizzazione del cantiere d’appoggio. Ma la decisione suscitò molto scontento e, infatti, nel novembre 2007 furono depositate nel XVII Municipio 695 firme di residenti contrari a questa soluzione. La presidente Antonella De Giusti si è fatta carico della protesta e ha ribadito, durante l’inaugurazione dei nuovi giochi di via Plava, che il Municipio farà pressioni affinché si sposti il capolinea all’altezza dello stadio Olimpico, non solo per far slittare il cantiere d’appoggio, ma anche per ridurre il caotico traffico che intasa la zona. Ciò non eviterà i disagi derivanti dai lavori, ma almeno si cercherà di non sacrificare quel giardino per il quale è in fase avanzata un progetto che punta a dotarlo anche di giochi adatti ai bambini diversamente abili. C’è anche una buona notizia: sono in corso le procedure d’approvazione CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per il prolungamento della linea C verso nord, fino a Grottarossa (nodo di scambio con le linee extraurbane di bus), per la quale la società Roma Metropolitane srl ha già fatto richiesta di giudizio di compatibilità ambientale dopo il via libera della Giunta comunale.
Niente di nuovo invece sul fronte rimessa Vittoria, ovvero il vecchio deposito Atac di piazza Bainsizza. All’Ufficio U.O. - Interventi di Qualità dell’Assessorato all’Urbanistica aspettano direttive dal Comune. La difficoltà è sempre la stessa: trovare un compromesso tra redditività della proprietà Atac e riqualificazione dell’area che contempli gli interessi dei privati e quelli del pubblico.
(Gaia Marnetto)

Caserme in Comune

A leggere i principali quotidiani sembrava cosa fatta. “Cinquecento milioni l’anno a Roma per ripianare i suoi debiti, più poteri alla Capitale, dalla valorizzazione dei beni storico-artistici alla pianificazione urbanistica, e, soprattutto, il passaggio dallo Stato al Campidoglio di un patrimonio miliardario tra cui le caserme di Prati e di Castro Pretorio”. Così La Repubblica, il 4 ottobre scorso, titolava nella cronaca di Roma. Ma il progetto era addirittura di un anno fa. Con il decreto del 28 febbraio 2007 il Governo aveva deciso di valorizzare gli immobili militari inutilizzati, eredità dello scorso secolo, e con la finanziaria dello stesso anno (comma 263), ben 804 beni immobili in tutta Italia vengono trasferiti dalla Difesa ai comuni. Un valore complessivo stimato intorno ai 4 miliardi di euro, che tuttavia non coinvolgeva le caserme di Prati e Castro Pretorio. Solo nell’emendamento al disegno di legge sul federalismo fiscale approvato lo scorso ottobre – per intenderci quello che porterà nelle casse della capitale 500 milioni l’anno – si fa riferimento agli (enormi) spazi militari inutilizzati che si trovano nel cuore del nostro quartiere, tra viale delle Milizie e viale Giulio Cesare. Si tratta di caserme dismesse, ex fabbriche di armi e campi di addestramento. Un patrimonio immenso che passerà dalla Difesa direttamente nelle mani del Campidoglio. La questione però è come e quando: «Spetta a loro decidere se utilizzarli per attività sociali e servizi al cittadino o farne centri commerciali privati per battere cassa». Per Alberto Del Gobbo – assessore all’urbanistica, alla mobilità e ai lavori pubblici del XVII Municipio – è una conditio irrinunciabile quella di utilizzare gli spazi dismessi per le esigenze dei cittadini. «Queste zone si potrebbero destinare ad asili nido, centri anziani – continua l’assessore – e impianti sportivi, oppure avviare il progetto di un auditorium». La “piazza d’armi” di fine Ottocento oggi non ha più senso, soprattutto in un quartiere afflitto da un immobilismo infrastrutturale e che «non ha ancora risolto le annose questioni della mobilità e dei parcheggi», prosegue Del Gobbo. Dal canto suo il Comune fa sapere, attraverso l’ufficio stampa dell’assessore all’urbanistica Marco Corsini, che «bisogna ancora aspettare l’approvazione della legge finanziaria», e ribadisce che «è troppo presto per conoscere la destinazione effettiva di tutti quegli spazi». Il Campidoglio tende poi a precisare che il cambio di destinazione urbanistica delle caserme sarà regolamentato da una serie di bandi pubblici e che, pertanto, non si può ancora stabilire una tempistica. Tuttavia il ruolo degli enti locali sarà fondamentale, soprattutto come garante del cittadino nel processo di trasformazione di questi immobili, affinché vengano privilegiati gli usi pubblici e sociali e non la speculazione. «Noi abbiamo già fatto partire una raccolta di firme per la riqualificazione della caserma di viale Angelico – continua l’assessore Del Gobbo –, uno dei luoghi più importanti dal punto di vista urbanistico di tutta la città».
(Nicola Vicinanza)

sabato 15 novembre 2008

Opere pubbliche partecipate. Ultimo incontro

Lunedì 17 novembre alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Municipio XVII, si terrà l'ultimo incontro di lavoro e discussione per la realizzazione di opere pubbliche partecipate (per maggiori informazioni rimandiamo all'articolo "Andiamo a lavorar" pubblicato sul numero 16 de Il Nasone di Prati e su questo blog).
Ogni cittadino può presentare una sua proposta compilando l'apposito modulo, reperibile sul sito internet del Municipio o presso la sede di circonvallazione Trionfale 19.
Il termine ultimo di consegna dei progetti è il 18 novembre.

giovedì 13 novembre 2008

Chiude il parco di Capoprati


Inoltriamo l'appello al sindaco di Roma Gianni Alemanno lanciato da Massimo Di Stefano, presidente di Legambiente Roma Nord, per scongiurare la chiusura del parco di Capoprati a causa dei lavori per la costruzione del Ponte della Musica.

Per tutte le informazioni sul parco e sulla sua storia:

Alla fine del mese Via Capopati sarà chiusa per la costruzione del Ponte della Musica!
La conseguenza sarà la chiusura al pubblico del parco per l'impossibilità di accesso da parte dei mezzi AMA per lo smaltimento dei rifiuti.
Non potranno transitare vetture, ma nemmeno pedoni. Sarà praticamente interrotta la pista ciclabile.
Esiste ancora una possibiità di essere ascoltati e di salvare il parco.
Con tutti i soci e amici, stiamo per iniziare un bombardamento informatico al sindaco Alemanno, al fine di scuotere dal torpore l'attuale giunta e soprattutto l'assessorato all'urbanistica.
Chiunque intendesse partecipare e far partecipare, può inviare un messaggio a: info@legambientecapoprati.org. con oggetto: Io ci sto.
Sarete aggiunti alla nostra mailing list per inviarvi il testo da spedire ad Alemanno.
E' anche un modo per sperimentare una sana........
OPPOSIZIONE POPOLARE

***************************

Ecco il testo con le 4 operazioni di copia/incolla, aggiungete nome e cognome e inviate, si impiegano due minuti per ogni e-mail.
Aggiungete in copia anche l’indirizzo e-mail di Capoprati, è importantissimo per contare quante ne riceverà il Sindaco.
Grazie a tutte/i e buon bombardamento.

1) Indirizzo e-mail Gabinetto del Sindaco, copiare e incollare
ld.gabinetto@comune.roma.it

2) Importante per la conta! Inviare in copia per conoscenza anche a:
info@legambientecapoprati.org

3) Oggetto: copiare e incollare
Parco Capoprati

4) Testo della e-mail copiare e incollare:

Al Sindaco di Roma Gianni Alemanno

Io voglio continuare a frequentare il Parco Capoprati, non che torni nel degrado!
Sono dieci anni che il parco esiste, per i primi quattro c’è stato solo lavoro di recupero dal degrado, tonnellate di rifiuti solidi e verde incolto rimossi da Legambiente e dai cittadini volontari.
Ora è uno splendido parco pubblico, un luogo accessibile a tutti gratuitamente, per avvicinarsi al Tevere e ammirare volatili e molte specie arboree. Per effetto della realizzazione del Ponte della Musica, via Capoprati sarà chiusa, i mezzi dell’AMA non potranno più accedere per prelevare i rifiuti, né svuotare le campane per la raccolta differenziata, la pista ciclabile sarà interrotta, sarà difficile anche passare a piedi.
Per questo, chiediamo un Suo intervento risolutore che garantisca l’accesso, altrimenti il Parco chiuderà e tutta la zona, unica passeggiata fluviale nel tratto urbano di Roma che meriterebbe tutt’altra attenzione, tornerà nel degrado. Allo stesso tempo chiediamo che la realizzazione del Ponte della Musica sia un’occasione per riqualificare e valorizzare tutta la sponda del
fiume, non una cattedrale nel deserto.
Nel Parco si svolgono centri estivi, iniziative culturali, rassegne di cinema, attività di educazione ambientale, si incontrano e si frequentano bambini, anziani e persone di tutte le età; auspico un Suo intervento anche a nome loro, per non privarmi del piacere di continuare a frequentare questa splendida area recuperata dal degrado e restituita da tempo ai cittadini.

www.legambientecapoprati.org

5) Aggiungere nome e cognome (se potete)

Prime note sul Ponte della Musica

La prima pietra è stata posta. Per tutto il resto bisognerà attendere almeno fino a marzo del 2010, quando il ponte della Musica collegherà le pendici di Monte Mario con l’altra sponda del biondo fiume, all’altezza di piazza Gentile da Fabriano. Un attraversamento pedonale e ciclistico sospeso sull’acqua e diretto verso l’Auditorium, il Maxxi, Villa Glori. Gioielli vecchi e nuovi del quartiere Flaminio. Ma il ponte, il cui appalto aggiudicato nel dicembre del 2007 è di 7 milioni e 662 mila euro, non convince tutti. E ha già suscitato, anzi, polemiche ambientaliste e funzionali. A cosa serve, ci si chiede, un ennesimo attraversamento a 400 metri da ponte Duca d’Aosta e a 900 da ponte Risorgimento? Non solo. Il primo cantiere è stato aperto l’estate scorsa sulla riva sinistra del Tevere. E fino a lì tutto bene. Ma quando le ruspe sono entrate nell’area di Capoprati, è iniziato un tam tam via internet per fermare i lavori e salvare l’area verde di Legambiente. «Dieci anni fa – racconta il presidente di Legambiente Roma Nord, Massimo Di Stefano – il bel giardino sul Tevere era una discarica. Ora di nuovo il Parco dovrà chiudere, dicendo addio ai giochi per bimbi, al noleggio delle biciclette, all’oasi degli anziani, ai gruppi di acquisto». Per questo Legambiente ha chiesto al sindaco Gianni Alemanno e all’assessore all’urbanistica Marco Corsini di ripensare complessivamente il progetto dell’area, da un lato realizzando una rampa d’accesso da piazza Maresciallo Cadorna a Capoprati per garantire la fruizione della via, dall’altro sgomberando lo sfasciacarrozze e rendendo verde anche l’area che un giorno si troverà sotto il ponte.
I lavori intanto vanno avanti, per un progetto ultramoderno e da capogiro la cui realizzazione è stata affidata a un’impresa romana (la Consta) e a una di Padova (la Mattioli). Il ponte sarà costruito sul modello di quelli di Calatrava, che a Venezia non ha portato molta fortuna, viste le polemiche che ne hanno impedito la cerimonia di inaugurazione ufficiale. Ma del grande architetto spagnolo qui c’è solo lo spirito, la suggestione, l’eleganza curvilinea dell’arco. Il ponte, infatti, è stato progettato dalla Buro Happold Ltd di Londra. Lo stesso gruppo di architetti che ha lavorato al Louvre di Abu Dhabi, all’Arsenal Emirates Stadium in Gran Bretagna, al Fashion Institute of Technology di New York, alla Danish National Opera House di Copenhagen. Il ponte sarà totalmente in acciaio, con la parte centrale in asfalto ecologico e doghe di castagno. Un’opera quasi gemella al ponte della Scienza all’Ostiense, che collegherà il Gazometro con la cosiddetta riva dei teatri accanto all’attuale “India”. Uno dei luoghi, assieme al Flaminio, destinato alla più grande trasformazione urbanistica della città.
(Viola Giannoli)

mercoledì 12 novembre 2008

AMKA cerca volontari


Inoltriamo volentieri l'appello dell'associazione AMKA

Hai mai pensato di essere indispensabile? Per AMKA lo sei! Un’ora del tuo tempo significa un sostegno concreto agli interventi di sviluppo portati avanti nella Repubblica Democratica del Congo.
AMKA sarà presente per tutto il periodo natalizio nelle librerie Mondadori di Roma per impacchettare i regali acquistati dai clienti. Le offerte raccolte andranno a sostegno dei nostri progetti e la nostra presenza sarà un’occasione di informazione sulle attività che portiamo avanti e sugli squilibri sociali in Africa.

Contattaci e comunicaci la tua disponibilità.
Il tuo tempo è prezioso, ma lo è anche per noi!

Per informazioni:

martedì 11 novembre 2008

Da non perdere!

Il 12 novembre alle ore 17.00, nella sala consiliare del Municipio XVII, circonvallazione Trionfale 19, si terrà il secondo incontro di lavoro e di discussione delle proposte per la realizzazione di opere pubbliche. Ogni cittadino può presentare la propria idea.

sabato 8 novembre 2008

Andiamo a lavorar

Per chi non ne fosse ancora a conoscenza, martedì 14 ottobre, si è svolto in Municipio il primo incontro tra amministrazione e cittadinanza riguardo gli obiettivi della legge regionale n.26 sul “processo di partecipazione alle opere pubbliche”. La legge ha stabilito uno stanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione di opere pubbliche “partecipate”, cioè ideate dai cittadini. Ogni municipio coinvolto, in questo caso il XVII, avrà a disposizione 300.000 euro, e non è poco, per la realizzazione dell’opera; mentre il 10% di questa somma dovrà essere utilizzato per le spese relative all’organizzazione e alla gestione del processo partecipativo.
Questa è una grandissima occasione che dovrebbe portare a rimboccarsi le maniche per sviluppare proposte utili. La partecipazione avverrà infatti attraverso la compilazione di moduli reperibili in Municipio o scaricabili da internet, in cui indicare l’opera da realizzare, le modalità di esecuzione e gestione della stessa e i dati anagrafici del cittadino partecipante. Da ricordare che la data di consegna dei contributi è prevista per il 18 novembre. Il tema è libero e chiunque può indicare qualcosa che ritiene necessario per il quartiere. Si può spaziare dalla creazione o riqualificazione di aree verdi a interventi sulla mobilità, dall’abbattimento delle barriere architettoniche a proposte di carattere sociale e culturale.
In assemblea si è discusso, di queste e altre ipotesi, in assenza di un quadro di fattibilità chiaro che riportasse l’elenco delle aree “intoccabili” (cioè sotto vincolo, private ecc.) o attualmente oggetto di pianificazione.
Ad esempio, lo spostamento del cantiere della metro C. Il progetto è pubblicato on line da Roma Metropolitane e mostra il nuovo tracciato infrastrutturale, in cui per quanto riguarda il XVII municipio la fermata dovrebbe sorgere nella zona di viale Mazzini (fronte poste). La soluzione ha suscitato notevoli perplessità poiché il cantiere dovrebbe occupare i giardinetti di via Plava; in alternativa a questa prospettiva la presidente del municipio Antonella De Giusti propone lo spostamento della fermata nella zone del Foro Italico in modo da far slittare il cantiere d’appoggio.
Altro esempio, il riuso del teatro della Marina e delle caserme per eventi culturali. Anche in questo caso ci sarebbero non pochi problemi e incognite da affrontare per entrambe le proposte. Il teatro della marina si trova, a detta della presidente, in uno stato di degrado strutturale che di fatto ne impedisce l’utilizzo pubblico e il restauro degli spazi prevede un notevole impiego di risorse economiche. Per quanto riguarda il riutilizzo degli spazi delle caserme, la giunta municipale non si pronuncia, in attesa forse che questa ipotesi si concretizzi in un progetto concreto.
Interessante e quasi comico è invece il discorso, tirato in ballo dall’associazione "Civico 17", riguardo al restauro e rifunzionalizzazione del casale Strozzi, attualmente un rudere immobile nell’area demaniale di piazzale Clodio. L’idea di grande potenziale ed efficacia risulta però inattuabile ad oggi a causa dell'impossibilità di comunicazione del nostro Municipio con il Dipartimento III del Comune di Roma (che gestisce il patrimonio degli immobili). Sembra, come ha dichiarato la presidente De Giusti, che l’assessore Antoniozzi non sia reperibile. Si rimane sorpresi di fronte a tali motivazioni, da cui risulta che la non fattibilità delle cose dipenda da una incapacità di comunicazione tra i vari organi amministrativi.
Comunicazione e informazione che si sono dimostrati insufficienti anche tra Municipio e cittadinanza, vista l’assenza dei cittadini in sede di assemblea. Un incontro, quello di ottobre, in cui la presidente Antonella De Giusti ha tentato di rispondere a tutti gli interrogativi emersi. Il problema è che questi “tutti” erano sette cittadini seduti intorno al tavolo consiliare. Il fatto di essere in sette fa riflettere e suscita un profondo riesame da parte dell’amministrazione degli strumenti informativi a disposizione del Municipio. È infatti chiaro, leggendo le linee guida di questa iniziativa, che “l’informazione costituisce il primo livello del processo partecipativo" e può avvenire oltre che attraverso internet, con altre forme di comunicazione che possano far crescere il dibattito e la partecipazione nel territorio. Interessante è a questo riguardo la proposta dell’associazione "Civico 17" di una consulta delle associazioni del municipio XVII, che si collochi come strumento intermedio di dialogo tra amministrazione e cittadinanza.
Di fronte a queste idee e prendendo atto della situazione migliorabile, ogni cittadino dovrebbe fare uno sforzo maggiore di auto-informazione; questo perché ormai manca poco più di una settimana alla data di consegna dei moduli ma, come la stessa De Giusti ha confermato, sono previsti altri incontri pubblici, nei quali si spera di essere sempre più numerosi. Se è vero infatti che il processo di democrazia diretta si può attuare con l’ascolto di un singolo cittadino, una presenza collettiva forte è determinante per il miglioramento delle scelte che riguardano tutti.
(Simone Di Benedetto)

martedì 4 novembre 2008

In arrivo un nuovo numero de Il Nasone

Sabato 8 novembre uscirà il numero 16 de Il Nasone di Prati.
Come sempre, il mensile verrà distribuito presso bar edicole e tabaccherie del quartiere e presso i nostri soliti punti fissi di distribuzione (vedi elenco in fondo al blog).
Invitiamo chi da poco ci ha conosciuto e tutti coloro che da sempre ci seguono a leggerci e a supportarci, lasciando un commento su un articolo, o in generale sui temi trattati, su questo blog e/o all'indirizzo di posta elettronica redazione.ilnasone@gmail.com
Diteci se il giornale vi è piaciuto e se volete suggeriteci in cosa migliorare, oppure mandateci le vostre segnalazioni per possibili articoli sul prossimo numero.
A presto!
La redazione

giovedì 23 ottobre 2008

Via Plava in festa!


Nuovi giochi nel giardino di via Plava. Il presidente della Provincia Nicola Zingaretti – assieme alla presidente del Municipio XVII Antonella De Giusti e all’assessore all'Ambiente Roberto Tavani – ha inaugurato lunedì 20 ottobre due altalene, un castello con scivoli, ponte e corde per arrampicarsi e altri nuovi giochi nel piccolo giardino alle spalle del Baupark. Il day-after l’incontro delle Associazioni – tra cui Civico 17, Amnesty International, Amca, i Ciclonauti e la onlus Fra’ Albenzio – a via Plava è stata di nuovo festa. C’è chi lamenta ora che tra tanti divertimenti sparsi a macchia di leopardo per i più piccoli, i ragazzi non sapranno più dove giocare a pallone. Ma l’assessore all’Ambiente Tavani e quello ai Lavori Pubblici Del Gobbo hanno assicurato che presto si penserà ad attrezzare un’area in cui anche i più grandi possano trovare spazio. E tra i genitori serpeggia già la voce di un campetto da calcio proprio nei giardini tra via Plava, via Sabotino e via Monte Nero.
Il restyling della zona, però, non riguarderà solo il parchetto. A breve, infatti, verrà aperto un cantiere per risistemare il manto stradale e rifare i marciapiedi di tutta via Sabotino. Aria nuova, poi, anche a via Prestinari, dove sorgerà un’area verde, la prima ad avere giochi attrezzati per bambini diversamente abili. Ma non è tutto. Zingaretti, dopo il concerto dell’orchestra della scuola media “Belli”, si è impegnato affinché anche a Prati ci sia una sorta di scuola musicale sul modello di “Musica Incontro” in via Tiburtina. Una struttura, insomma, con corsi di strumenti e voce, sale prova, piccoli studi di registrazione e un palco per suonare dal vivo.

venerdì 17 ottobre 2008

Racconti metropolitani


(Clicca sull'immagine della locandina per ingrandirla)

Dopo aver avuto l'onore di ospitare in anteprima la nuova avventura del commissario Montalbano con le dodici puntate de La finestra sul cortile di Andrea Camilleri (ora edito in volume nella raccolta Racconti di Montalbano, Mondadori 2008) e dopo aver apprezzato il racconto breve in due puntate Non sa con quanta cura di Giordano Meacci (giovane narratore per Minimum fax), in attesa di pubblicare un altro racconto inedito - sempre a puntate, a partire da novembre - del noto romanziere Luca Di Fulvio, Il Nasone di Prati lancia il concorso letterario "Fontanelle d'inchiostro".
Al pari degli scrittori che fino ad ora hanno collaborato con noi, la redazione chiede ai suoi lettori di essere loro i protagonisti della pagina culturale del mensile e di inviare i propri elaborati - racconti brevi e/o poesie - via e-mail a redazione.ilnasone@gmail.com o per posta ordinaria entro il 31 dicembre 2008 (vedi "regolamento" cliccando sull'immagine della locandina per ingrandirla).
Una commissione esaminatrice selezionerà un racconto e una poesia tra gli elaborati pervenuti. I testi vincitori saranno pubblicati su Il Nasone di Prati nel mese di marzo 2009.

(Presto verranno comunicati ulteriori dettagli e la composizione della commissione giudicante)

sabato 11 ottobre 2008

Arrivano i nuovi giochi a via Plava/Sabotino

Riceviamo e pubblichiamo una comunicazione di Roberto Tavani, assessore all'Ambiente del Municipio XVII

Festa di inaugurazione. Lunedì 20 ottobre, ore 16.30
Sono partiti, e procedono velocemente, i lavori per installare nuovi moduli-gioco in 3 giardini del territorio. I lavori riguardano, oltre a via Plava/Sabotino, i giardinetti di piazza Strozzi e di via Prestinari (di fronte alla scuola Pistelli). Si tratta di un progetto che è il risultato della proficua collaborazione tra Municipio e Provincia di Roma che, già con Gasbarra Presidente, si era impegnata a dotare i quartieri Delle Vittorie e Trionfale di nuovi giochi, e che ha rispettato l'impegno. Si stanno installando nuove altalene, castelletti con scivoli, saliscendi, cavallucci a dondolo e alcune nuove panchine. Il progetto è la dimostrazione che la cooperazione tra istituzioni è fondamentale per dare risposte concrete ai tanti problemi relativi alla manutenzione del verde. Alla festa di inaugurazione, dove è previsto un piccolo rinfresco e animazione, prenderà parte il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Sarà anche un'occasione per illustrare alla cittadinanza i progetti che, ormai da due anni, il Municipio XVII sta portando avanti relativamente alla cura e manutenzione di aree verdi pubbliche, nonostante le scarse risorse e competenze assegnate.

19 ottobre, FESTA DELLE ASSOCIAZIONI


Il giorno 19 ottobre presso il paco giochi di via Sabotino, dalle ora 15 alle 18, si terrà la Festa delle Associazioni.
Le associazioni presenti e attive sul territorio del XVII municipio si danno appuntamento e presentano le loro attività.
Pubblichiamo il volantino dell'evento promosso e organizzato dall'associazione "Civico 17".
Non mancate!

martedì 7 ottobre 2008

Sosta vietata



Dopo un’estate all’insegna della sosta gratuita e del parcheggio selvaggio, dal 15 settembre sono tornate le strisce blu a pagamento. E il municipio XVII è stato il primo a ripristinare il ticket. Tante le novità rispetto al passato, pochi i benefici. Ecco i punti fondamentali. Saranno a pagamento i parcheggi su tutte le strade principali, escluse quelle di collegamento con altri quartieri. Rivoluzione per le tariffe: quella ordinaria resta di 1 euro l’ora, salvo le zone a traffico limitato (ztl) dove si passa a 1,20 euro l’ora. Debutta la sosta breve di quindici minuti a 0,20 euro, la cosiddetta “pausa caffè”, che «incrementa solo le doppie file a tutto svantaggio della circolazione», ci confida un ausiliario del traffico. Prevista la sosta gratuita davanti agli ospedali, con disco orario e sosta massima di tre ore: nel diciassettesimo sarà attivata nei pressi degli ospedali “Santo Spirito” e “Oftalmico”. Strisce bianche, cioè con disco orario, anche a Della Vittoria, nel nuovo parcheggio di largo Maresciallo Giardino, recuperato dopo la riapertura al traffico di via Corridoni. Gratis anche la sosta per le auto elettriche e ibride. Nei parcheggi di prossimità, in zone poco servite dal trasporto pubblico, scatteranno le tariffe agevolate: 1/2/3 euro, rispettivamente per una sosta di 2/12/16 ore. Ma le novità sono ben altre: dal 1° ottobre si sperimenteranno per sei mesi forme diverse di abbonamento: “giornaliero”, a 4 euro per otto ore continuative (escluse le ztl), destinato a chi lavora e “mensile” a 70 euro (più o meno la spesa media per tenere un’utilitaria in garage). Continuando a parlare di numeri, nel nostro municipio avremo a disposizione 13.954 parcheggi a pagamento sui 17.443 complessivi e i rimanenti 3.489 (il 20%) saranno destinati alle strisce bianche (con disco orario e sosta massima di tre ore). Questo è in breve il nuovo piano della giunta Alemanno, che tuttavia non convince del tutto i residenti di Prati, prima fra tutti la presidente Antonella De Giusti: «Questi provvedimenti trasformeranno l’intero municipio in un garage a cielo aperto», dice. Sarà impedita, infatti, la rotazione delle auto parcheggiate, in un quartiere ad alta densità abitativa e fortemente trafficato. Anche tra i cittadini aleggia una certa diffidenza: «Il piano del Campidoglio aumenta il volume del traffico - commenta Maria, commerciante - e ancora non si vedono le nuove strisce bianche». D’altra parte, assicurano i dirigenti dell’amministrazione comunale, aumenteranno i posti “di cortesia”, riservati a donne in gravidanza e madri di bambini fino a un anno di età, e gli “stalli” per le due ruote. L’Agenzia per la mobilità del Comune fa sapere che «il completo adeguamento alle nuove norme sarà graduale, anche gli spazi gratuiti verranno attivati a partire dai primi di ottobre».
Per tutte le informazioni:numero verde Atac 800.201670
(Nicola Vicinanza)

sabato 4 ottobre 2008

Il bilancio del bilancio

Il 30 settembre doveva essere il termine per la presentazione delle voci di bilancio del nostro Municipio al Comune di Roma. La giunta municipale ha esaminato tutte le istanze dei cittadini e ha assicurato che in questi giorni pubblicherà integralmente sul sito del Municipio tutto il materiale relativo al programma del bilancio partecipato compreso l'elenco complessivo delle osservazioni presentate dalla cittadinanza. Nel sito si potranno leggere tutte le richieste raccolte e la sintesi delle priorità stilata dal consiglio municipale, riguardante le proposte accettate e quindi compatibili con le risorse e le voci di spesa; ogni cittadino potrà realmente prendere atto di quello che è stato incluso nel piano investimenti e quello che invece è stato stralciato.
Il bilancio partecipato non è il solo strumento per incrementare la partecipazione e favorire il processo di democrazia diretta. In questi giorni infatti il Municipio XVII ha recepito e fatto propria la legge regionale n. 26 del 28 dicembre 2007 "Modalità e criteri per la realizzazione di opere pubbliche da parte dei comuni, derivate dai processi di partecipazione" e una deliberazione della Giunta Regionale del 1 luglio 2008. La partecipazione dei cittadini è rivolta in questo caso al miglioramento della qualità della vita attraverso la realizzazione di opere pubbliche all'interno del territorio municipale. Ogni cittadino potrà presentare attraverso un modulo proposte o idee riguardanti un'opera pubblica da relizzare.
Il primo incontro con la cittadinanza è stato fissato il 14 ottobre 2008 nella sede del municipio XVII.
Per maggiori informazioni si consiglia di visitare direttamente il sito web del municipio.
Questa iniziativa unita al già avviato bilancio partecipato può favorire il dialogo tra cittadini e amministrazione e può essere il punto di partenza di una gestione condivisa e trasparente in un processo di partecipazione che diventa sempre più necessario e attuale.
Nell'immagine a destra sono riportate le voce di spesa relative ai beni e servizi erogati al cittadino per l'anno 2008, con una breve spiegazione per ogni singola voce.
(Simone Di Benedetto)

venerdì 3 ottobre 2008

Un gas totalmente naturale


Sabato mattina, ore dieci, marciapiede di via Podgora, fra Rai e Cristo Re, davanti al teatro “San Genesio”, non si può fare a meno di notare decine di persone, in fila ordinata, con in mano bottiglie vuote. Poco più in là un’altra fila, altrettanto ordinata e numerosa, di persone che ritirano cassette di frutta e verdure. È il momento decisivo del consumatore critico e consapevole, ma anche attento alla qualità e al prezzo di ciò che porta in tavola.
C’è una coppia giovanissima, con un bimbo appena nato, che acquistano per la prima volta; c’è un signore più avanti negli anni che ama il formaggio stagionato; c’è una signora che ha già provato la carne trovandola molto buona. Tutti accomunati dalla voglia di testimoniare con comportamenti attivi la loro volontà di un altro modo di consumare.
«Abbiamo promosso circa tre anni fa un gruppo di acquisto solidale in Prati e, nonostante qualche difficoltà, l’iniziativa sta avendo un discreto successo», ci racconta Tommaso Caliò, presidente dell’associazione “Punto Solidarietà”, che invita tutti i cittadini del quartiere a iscriversi al Punto Gas Prati (ovvero, Gruppo di Acquisto Solidale - www.puntosolidarieta.org).
La prassi è molto semplice: ci si iscrive fornendo l’indirizzo e-mail, si riceve una conferma e un listino prezzi bisettimanale dei prodotti agro-alimentari; si invia il proprio ordine entro il lunedì sera e il sabato mattina, in via Podgora alle dieci in punto, si ritira la propria cassetta, pagando direttamente al furgone della cooperativa. I prodotti acquistati provengono dai castelli romani, dove la cooperativa “Agricoltura Capodarco” (www.agricolturacapodarco.it) possiede tre ettari di terreno – a Grottaferrata e Colonna – coltivati biologicamente.
“Quelli con la bottiglia” aspettano invece il furgone di Biolà, che distribuisce latte crudo – ovvero non pastorizzato – e biologico, prodotto nella fattoria di Aranova, sull’Aurelia a pochissimi chilometri da Roma. Il latte alla spina costa 1,20 euro al litro e si preleva direttamente con la propria bottiglia dal distributore; inoltre, la fattoria fornisce altri prodotti biologici derivati dallo stesso latte, come ricotta, yougurt e caciotte, nonché prodotti di macelleria – soprattutto carne bovina – in confezioni da uno o cinque chili. Tutto rigorosamente certificato. Ancora una volta, per conoscere gli appuntamenti con il furgone, bisogna visitare il sito internet www.biola.it.
Un’iniziativa per chi ha voglia orientare i propri consumi, con un occhio alla qualità e alla cosiddetta “filiera corta”, alla diminuzione degli imballaggi e all’economia solidale. Ma, in fondo, anche un modo per socializzare e scambiare idee e informazioni per uno stile di vita ecocompatibile.
(Gianmaria Conti)

Giro del mondo in 80 classi


Anche quest’anno, nelle nostre scuole, è in crescita il numero di alunni con cittadinanza non italiana. Se nel 2007/2008, i figli di stranieri rappresentavano il 6,4% del totale nazionale degli iscritti, per l’anno appena iniziato si prevede di arrivare oltre il 7%. Nelle scuole primarie e secondarie di I grado (elementari e medie) della capitale si raggiunge il 9% di stranieri, con un gran numero di figli di cosiddetta “seconda generazione”, ovvero nati qui in Italia, ma da genitori con cittadinanza non italiana.
Ma quanti saranno, quest’anno, gli alunni stranieri nelle aule del nostro municipio?
Abbiamo fatto un’inchiesta nelle scuole elementari e medie presenti nel nostro quartiere. Non essendo ancora pronti i dati ufficiali che gli istituti scolastici inviano ogni anno al Ministero, è stato possibile effettuare quest’inchiesta solo grazie alla grande disponibilità di presidi, direttrici e personale scolastico che, nonostante il caos dei primi giorni di scuola, ci hanno gentilmente dato attenzione. Il risultato è dunque orientativo e suscettibile di imprecisioni.
Come ci si poteva aspettare, il territorio del XVII municipio è diviso in due parti. Nelle scuole di Prati e Delle Vittorie la percentuale media dei ragazzi stranieri non supera il 5% degli iscritti. Altro discorso invece in quello che risulta essere il cuore multietnico del municipio, il Trionfale, con stime che raggiungono il 15% degli alunni totali nel triangolo Vico-Ariosto-Cairoli. Una percentuale irrilevante è quella della scuola "G. Leopardi" (1-2%), che si riferisce in particolare ai pochi figli di colf e governanti, per lo più di nazionalità filippina.
La maggior parte di questi alunni stranieri provengono dal Sud America (Ecuador, Perù), dalle Filippine, dalla Cina e dai paesi dell’Est Europa, e la metà circa sono nati in Italia (ma il dato è destinato a crescere). L’unico bambino nomade iscritto alla Pistelli nel 2007/2008 non si è ripresentato quest’anno. In certi periodi (ad esempio a Natale), la Cairoli e la Pistelli accolgono temporaneamente i bambini provenienti dal circo di piazzale Clodio.
In tutti gli istituti, a prescindere dal numero degli iscritti, sono organizzati corsi di alfabetizzazione (italiano L2): la lingua resta infatti il principale ostacolo alla riuscita scolastica, spesso perché nelle rispettive famiglie non si parla italiano. Ci spiega la preside dell’Istituto "G. Belli" che il più delle volte si assiste a due situazioni estreme: ragazzi molto bravi in italiano oppure con grandissime difficoltà dovute soprattutto alla poca voglia di stare nel nostro Paese.
Ma non mancano attività extrascolastiche. Alla scuola elementare "Cairoli" – dove, come si vede dalla tabella, la percentuale è alta – l’anno scorso è stato messo in scena uno spettacolo teatrale interculturale ispirato al Giro del mondo in ottanta giorni, che ha coinvolto tutti i bambini, italiani e stranieri. E per quest’anno sono previste altre iniziative, anche se con i tagli della riforma e l’introduzione del maestro unico sarà più difficile per gli insegnanti trovare tempo e spazio per queste attività “non tradizionali” da un punto di vista scolastico.
La mensa è naturalmente differenziata e rispettosa delle varie culture. Grande entusiasmo hanno riscosso ovunque (soprattutto, ci dicono, tra gli scolari italiani) le mense etniche, che hanno dato vita a ulteriori esperimenti culinari: una mamma cinese, ad esempio, per un giorno dietro la cattedra, ha insegnato a genitori, figli e maestre i segreti degli involtini primavera! Di recente, l’assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Roma, Laura Marsilio, ha deciso di interrompere le forse troppo “veltroniane” mense etniche e ha auspicato che il ministro Gelmini metta un tetto massimo di 5 studenti stranieri per ogni classe. Premesso che la composizione delle classi è competenza di ogni singolo istituto (grazie all’autonomia scolastica), in ogni modo ci sembra che, almeno nel nostro quartiere, già da anni il buon senso di presidi e direttrici scolastiche provveda a distribuire in maniera intelligente gli alunni non italiani fra le varie aule. Ma soprattutto ci domandiamo come sia possibile riuscire ad attuare un tale provvedimento in alcuni quartieri della capitale (non il nostro, per il momento), dove già adesso la metà degli iscritti sono figli di cittadini non italiani e per i quali, irregolari e non, la scuola dell’obbligo è per legge un diritto (D.P.R. 349/99 - Regolamento recante norme di attuazione del testo unico sull’immigrazione e sulla condizione dello straniero – D. Lgs. 286/98). Così come la libera scelta da parte dei genitori di iscrivere i propri figli dove desiderano.

(Matteo Stefanori)

Parola alle maestre: riforma si o no?


Il Ministro Gelmini ha affermato che il ritorno al maestro unico nella scuola primaria sia la risposta ad “un’esigenza pedagogica”. Che ne pensa?
Maestra P. D’Agostino, scuola "E. Pistelli"
Ritengo che gli studenti che escono oggi dalla scuola primaria abbiano alcune carenze, anche per colpa dell’eccessiva frammentarietà degli insegnamenti: lei consideri che ogni ora dura 50 minuti, magari si sta affrontando una lezione importante che viene interrotta dal suono della campanella. Oppure capita che una classe abbia delle fragilità in alcune materie, allo stato attuale è molto complicato appianarle, ma il ritorno al maestro unico potrebbe essere un buon modo di “personalizzare” maggiormente gli insegnamenti alle esigenze della classe.
Maestra S. Fredda, scuola "E. Pistelli"
Il maestro unico è oggettivamente rassicurante, ma ora come ora il bambino è abituato a confrontarsi con più persone; poteva andare bene nel passato ma oggi una maestra non può avere le competenze per insegnare tutte le materie, perché ha necessariamente una specificità a livello professionale che anzi è un vantaggio per la qualità delle sue lezioni. Poi le dirò, lavorare in team è uno stimolo per le insegnanti a confrontarsi, autovalutarsi, a crescere e a migliorarsi perché non dimentichiamoci che la scuola è una realtà dinamica, che richiede aggiornamenti continui.
Rispetto alla sua esperienza, gli studenti risponderebbero meglio ad un unico punto di riferimento?
Maestra P. D’Agostino
Beh sicuramente un’unica maestra saprebbe organizzare il suo tempo rendendo il suo insegnamento molto più efficace ed efficiente.
Maestra S. Fredda
Io credo che la maestra non debba essere una seconda madre perché la comunicazione affettiva che ha con l’alunno deve restare a livello di “feeling comunicativo”, aspetto che funziona ottimamente con un team di insegnanti.
Si parla di meno insegnanti ma anche di una eventuale reintegrazione di alcuni per l’insegnamento dell’inglese e dell’informatica. È un buon compromesso?
Maestra P. D’Agostino
Credo che sia una buona opportunità perché in fondo è nostro compito anche aspirare ad avere una seconda competenza, potrebbe essere anche uno stimolo per le stesse insegnanti ad allargare le proprie conoscenze.
Maestra S. Fredda
Tutto dipende da come viene gestito questo “passaggio”: Molto spesso le insegnanti si devono aggiornare a loro spese, quindi è comunque un freno alla multidisciplinarietà. Inoltre sì, si parla di questa necessità di insegnare l’informatica sin dalla scuola primaria... ma lei vede dei computer? S’immagina trenta piccoli alunni davanti al pc? Come potrebbero essere seguiti individualmente? C’è un controsenso: ci dicono che i soldi non ci sono ma poi si pretende che la scuola abbia i mezzi per l’insegnamento dell’informatica!
Come valuta il ritorno alla “divisa scolastica”?
Maestra P. D’Agostino
Assolutamente una scelta auspicabile, sia come strumento di lavoro, che soprattutto come modo per tornare ad avere gli studenti sullo stesso livello, perché le assicuro che l’abbigliamento dei bambini a scuola può essere motivo di grandi disparità che potrebbero essere vissute male.
Maestra S. Fredda
Ecco un altro fattore rassicurante… Secondo me è molto utile nell’ottica di fornire al bambino uno strumento di lavoro che gli permette di non sporcarsi per esempio, però resta un falso problema: mi sembra come il voto in condotta che viene presentato come la sconfitta del bullismo. Il grembiule non appiana da solo le diversità tra i bambini.
Sono previste solo 24 ore settimanali e un eventuale doposcuola “a richiesta”. Cosa ne pensa?
Maestra P. D’Agostino
Credo che oggettivamente ci dobbiamo mettere di fronte al fatto che i soldi non ci sono e che quindi tanto vale cominciare ad adeguarsi alle possibilità che realmente abbiamo; e poi le ripeto che proprio per questo la maestra unica sarebbe lo strumento migliore per mantenere, anche se con meno ore, una buona qualità dell’insegnamento.
Maestra S. Fredda
Ventiquattro ore sono assolutamente insufficienti per le attività che vogliono far svolgere alla scuola! Salterebbero anche le uscite culturali che sono uno stimolo importante per gli alunni. Poi il doposcuola “a richiesta”, cioè su domanda delle famiglie, è molto rischioso perché così si perderebbe l’unitarietà nazionale della scuola pubblica e quindi si potrebbe andare verso una progressiva privatizzazione “all’americana”.
(a cura di Gaia Marnetto)

La scuola sotto esame

Voto in condotta, maestro unico, esami di riparazione.
E ancora: obbligo del grembiule, voti in pagella, educazione civica.
È questa la scuola del futuro disegnata dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Una rivoluzione copernicana in parte già entrata nel decreto legge approvato ad agosto dal consiglio dei ministri. Per il resto, invece, bisognerà attendere l’approvazione della Finanziaria 2009 o affidarsi all’autonomia dei dirigenti scolastici, per cui è possibile che ogni istituto faccia legge a sé. Ma non solo. L’assessore capitolino alla Scuola, Laura Marsilio, è intervenuta nella discussione con una serie di proposte shock: come il ridimensionamento della gratuità dei libri per gli alunni delle elementari e il tetto massimo di immigrati per classe alle materne.
Ad essere coinvolte nel progetto di riforma sono anche le sei elementari, le sei medie inferiori e le nove superiori del municipio XVII e se è vero che la maggior parte dei provvedimenti entrerà in vigore solo dal prossimo anno, studenti, insegnanti e genitori sono già sul piede di guerra.
Maestro unico. Con la reintroduzione del maestro unico rischiano il posto nel solo quartiere Prati una settantina di maestri. Esuberi consistenti che hanno già scatenato le prime proteste: volantinaggi, lutto al braccio e striscioni srotolati dalle finestre della Pistelli in via Monte Zebio. A preoccupare è anche la trasformazione del “tempo pieno” in “dopo scuola”, il passaggio, cioè, da attività extra-curriculari pomeridiane a una sorta di “parcheggio per bimbi” per fare i compiti.
Obbligo del grembiule. Sul grembiule, che nei sogni e nei disegni della Gelmini sarà rosso e blu con il fiocco, il coro dei maestri è unanime: «Si tratta solo di una legge-immagine, inutile quando vige il buon senso».
Voto in pagella. La riforma prevede il ritorno del voto in pagella al posto dei giudizi nelle medie inferiori. «Griglie numeriche - lamentano gli insegnanti del Belli - che non tengono conto della complessità dei ragazzi. Con disabili e stranieri che hanno bisogno di più tempo come faremo? Li bocciamo tutti?».
5 in condotta. Alle superiori torna il rischio bocciatura con il voto in condotta, che farà media con le altre materie. Ma su questo punto studenti e prof esprimono maggiore serenità: «Siamo d’accordo, è giusto che anche il comportamento conti», dicono al Mamiani Silvia, III G, e Edoardo, III C.
Esami a settembre. Tutt’altra musica quando si parla di esami di riparazione a settembre. Se Fabrizio del Talete li definisce «ridicoli, sarebbe meglio essere subito promossi o bocciati», Francesco, II G del Mamiani, accusa: «Ho dovuto pagare io le ripetizioni perché nella mia classe non hanno fatto corsi di recupero». Non manca, però, qualche voce fuori dal coro. Tommaso del Dante e Federico del Tacito: «Così c’è più meritocrazia».
(Viola Giannoli)

lunedì 15 settembre 2008

Finalmente ce l'abbiamo fatta!

Il Nasone di Prati nasce nel marzo del 2007 come mensile free press nel XVII municipio di Roma (Prati, Delle Vittorie, Borgo, Trionfale).
La redazione, ma soprattutto un gruppo di amici, ha l’obiettivo di raccontare la vita del quartiere in tutte le sue sfaccettature. Dall’attualità alle curiosità storiche, dall’intrattenimento alle problematiche sociali, Il Nasone di Prati vuole essere uno strumento di partecipazione attiva e di dibattito.
Il blog non rappresenta quindi una semplice appendice del mensile cartaceo ma si propone come un ulteriore punto di incontro in cui dare voce a commenti, critiche o proposte dei cittadini.