lunedì 12 aprile 2010

A Villa Mazzanti sulle tracce dei lupetti

Loro giocano sul serio: nel progetto educativo di gruppo scout della parrocchia Santa Lucia “Agesci Roma 15”, nato nel 2003, si legge chiaramente che uno degli obiettivi è educare al bene comune, e i lupetti sono sulla buona strada. Il Branco Waingunga dei lupetti e delle lupette (bambini e bambine di età tra gli 8 e i 10 anni), seguito da sei “vecchi lupi”, sta portando avanti un lavoro a tutto tondo su Villa Mazzanti.

Entrando nella “tana/sede” della parrocchia, si intuisce subito la partecipazione dei ragazzi: tutte le pareti sono piene di disegni con alberi, giochi, angoli di verde, e ciascun gruppo (sei sestiglie in totale) ci accoglie stringendo il cartellone con i risultati del lavoro appena concluso. L’attività è iniziata due mesi fa: una prima giornata passata a disegnare dal vivo a matita a Villa Mazzanti, e poi tutti a colorare nella “tana” con matite, pastelli e tempere.
Altre uscite sono servite per fare le foto e studiare la villa sul campo, con l’aiuto di una scheda-guida con domande di riferimento. La sestiglia dei Bruni si è occupata del verde, hanno fatto un piccolo censimento delle piante, della loro distribuzione nel parco e della condizione degli alberi: «Ci vorrebbe una persona che controlli gli alberi, se ne dovrebbero piantare di più ed è necessario togliere i rami caduti e le cartacce».
I Bianchi invece si sono concentrati sul tema del degrado scoprendo il numero dei cestini, che sono sempre pieni: «Ci vorrebbe la raccolta differenziata anche qui, e poi i giochi sono sporchi e uno è rovinato, invece i bambini dovrebbero giocare in un ambiente pulito. Se la villa fosse più pulita verrebbe più gente ».

I Bigi hanno scoperto che ci vogliono 218 passi per un giro completo del tracciato esterno del parco. Hanno osservato i viottoli e «quanto era bello camminare sui sentieri in mezzo agli alberi guardando la natura, ma alcune pietre sono coperte dall’erba oppure si staccano diventando pericolose anche per gli anziani» e così propongono di sostituirle e di creare nuovi tracciati. La sestiglia dei Rossi ha esaminato le panchine: «sono 14, comode ma rovinate e sporche, e poi ci vorrebbero dei tavoli. Se ci fossero più cestini magari anche la panchine sarebbero meno sporche». I Neri invece, occupandosi dei giochi, pensano che «dovrebbero essere più puliti, senza scritte, più belli. La casetta ed il motorino sono rotti e quindi pericolosi, ma si possono riparare e nel parco c’è spazio anche per giocare a calcio». I Pezzati hanno misurato la recinzione della villa, ovvero 930 passi. «E’ bella perché ci sono le piante intorno, ma si potrebbe chiudere rimettendo gli orari di apertura. Invece è brutto vedere i vestiti abbandonati e le scritte sui muri».
(articolo di Gaia Marnetto - Foto di Rosa Pugliese)

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