Sabato mattina, ore dieci, marciapiede di via Podgora, fra Rai e Cristo Re, davanti al teatro “San Genesio”, non si può fare a meno di notare decine di persone, in fila ordinata, con in mano bottiglie vuote. Poco più in là un’altra fila, altrettanto ordinata e numerosa, di persone che ritirano cassette di frutta e verdure. È il momento decisivo del consumatore critico e consapevole, ma anche attento alla qualità e al prezzo di ciò che porta in tavola.
C’è una coppia giovanissima, con un bimbo appena nato, che acquistano per la prima volta; c’è un signore più avanti negli anni che ama il formaggio stagionato; c’è una signora che ha già provato la carne trovandola molto buona. Tutti accomunati dalla voglia di testimoniare con comportamenti attivi la loro volontà di un altro modo di consumare.
«Abbiamo promosso circa tre anni fa un gruppo di acquisto solidale in Prati e, nonostante qualche difficoltà, l’iniziativa sta avendo un discreto successo», ci racconta Tommaso Caliò, presidente dell’associazione “Punto Solidarietà”, che invita tutti i cittadini del quartiere a iscriversi al Punto Gas Prati (ovvero, Gruppo di Acquisto Solidale - www.puntosolidarieta.org).
La prassi è molto semplice: ci si iscrive fornendo l’indirizzo e-mail, si riceve una conferma e un listino prezzi bisettimanale dei prodotti agro-alimentari; si invia il proprio ordine entro il lunedì sera e il sabato mattina, in via Podgora alle dieci in punto, si ritira la propria cassetta, pagando direttamente al furgone della cooperativa. I prodotti acquistati provengono dai castelli romani, dove la cooperativa “Agricoltura Capodarco” (www.agricolturacapodarco.it) possiede tre ettari di terreno – a Grottaferrata e Colonna – coltivati biologicamente.
“Quelli con la bottiglia” aspettano invece il furgone di Biolà, che distribuisce latte crudo – ovvero non pastorizzato – e biologico, prodotto nella fattoria di Aranova, sull’Aurelia a pochissimi chilometri da Roma. Il latte alla spina costa 1,20 euro al litro e si preleva direttamente con la propria bottiglia dal distributore; inoltre, la fattoria fornisce altri prodotti biologici derivati dallo stesso latte, come ricotta, yougurt e caciotte, nonché prodotti di macelleria – soprattutto carne bovina – in confezioni da uno o cinque chili. Tutto rigorosamente certificato. Ancora una volta, per conoscere gli appuntamenti con il furgone, bisogna visitare il sito internet www.biola.it.
Un’iniziativa per chi ha voglia orientare i propri consumi, con un occhio alla qualità e alla cosiddetta “filiera corta”, alla diminuzione degli imballaggi e all’economia solidale. Ma, in fondo, anche un modo per socializzare e scambiare idee e informazioni per uno stile di vita ecocompatibile.
C’è una coppia giovanissima, con un bimbo appena nato, che acquistano per la prima volta; c’è un signore più avanti negli anni che ama il formaggio stagionato; c’è una signora che ha già provato la carne trovandola molto buona. Tutti accomunati dalla voglia di testimoniare con comportamenti attivi la loro volontà di un altro modo di consumare.
«Abbiamo promosso circa tre anni fa un gruppo di acquisto solidale in Prati e, nonostante qualche difficoltà, l’iniziativa sta avendo un discreto successo», ci racconta Tommaso Caliò, presidente dell’associazione “Punto Solidarietà”, che invita tutti i cittadini del quartiere a iscriversi al Punto Gas Prati (ovvero, Gruppo di Acquisto Solidale - www.puntosolidarieta.org).
La prassi è molto semplice: ci si iscrive fornendo l’indirizzo e-mail, si riceve una conferma e un listino prezzi bisettimanale dei prodotti agro-alimentari; si invia il proprio ordine entro il lunedì sera e il sabato mattina, in via Podgora alle dieci in punto, si ritira la propria cassetta, pagando direttamente al furgone della cooperativa. I prodotti acquistati provengono dai castelli romani, dove la cooperativa “Agricoltura Capodarco” (www.agricolturacapodarco.it) possiede tre ettari di terreno – a Grottaferrata e Colonna – coltivati biologicamente.
“Quelli con la bottiglia” aspettano invece il furgone di Biolà, che distribuisce latte crudo – ovvero non pastorizzato – e biologico, prodotto nella fattoria di Aranova, sull’Aurelia a pochissimi chilometri da Roma. Il latte alla spina costa 1,20 euro al litro e si preleva direttamente con la propria bottiglia dal distributore; inoltre, la fattoria fornisce altri prodotti biologici derivati dallo stesso latte, come ricotta, yougurt e caciotte, nonché prodotti di macelleria – soprattutto carne bovina – in confezioni da uno o cinque chili. Tutto rigorosamente certificato. Ancora una volta, per conoscere gli appuntamenti con il furgone, bisogna visitare il sito internet www.biola.it.
Un’iniziativa per chi ha voglia orientare i propri consumi, con un occhio alla qualità e alla cosiddetta “filiera corta”, alla diminuzione degli imballaggi e all’economia solidale. Ma, in fondo, anche un modo per socializzare e scambiare idee e informazioni per uno stile di vita ecocompatibile.
(Gianmaria Conti)
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